Jan-Frédéric Bazille, un impressionista morto troppo presto

Jean-Frédéric Bazille, nasce a Montpellier nel cuore della Francia nel 1841, figlio di un ricco senatore, che tuttavia a dispetto del ceto sociale non impartisce una rigida istruzione al figlio, anzi lo lascia libero di seguire la sua vocazione artistica. Quando nel 1861 il padre si trasferisce a Parigi, Bazille ha dunque carta bianca per seguire corsi di pittura dove ha modo di conoscere i coetanei Monet e Renoir, con i quali stringe subito una solida amicizia. Animato da un gusto personale per il colore, grazie al quale riesce ad ottenere degli incredibili fenomeni di luce, Bazille diventa in breve uno dei più entusiasti sostenitori della pittura en plein air. Sfortunatamente gli eventi politici precipitano e nel 1870 scoppia la Guerra Franco-Prussiana dove Bazille troverà la morte nella battaglia di Rolande. In questo modo la sorte ha privato la storia dell’arte di uno degli artisti più brillanti e promettenti dell’Impressionismo.

 

“Riunione di famiglia”: È un olio su tela realizzato nel 1867 e si può considerare senza ombra di dubbio il capolavoro in assoluto di Bazille. In esso l’artista ha dipinto la propria famiglia su una terrazza, nei pressi del suo paese natale con vero gusto narrativo. La composizione del dipinto, con le figure riunite a piccoli gruppi si ispira con molta probabilità a Monet e Renoir, mentre l’espediente dei personaggi rivolti verso lo spettatore è tipico di Manet. Nell’uso dei colori, tuttavia, Bazille dimostra tutto il suo straordinario talento visibile nello stacco netto tra il paesaggio dello sfondo, con l’azzurro luminoso del cielo e i verdi teneri della campagna. Il tutto dunque è giocato sulle diverse gradazioni delle luci e delle ombre. Queste ultime poi risultano addirittura colorate con tonalità più scure. Infine grazie a questa tecnica Bazille riesce a conservare persino nelle zone di ombra la perfetta leggibilità sia dei volumi sia dei dettagli più nascosti all’occhio.

Severiano Scarchini