Ludwig van Beethoven (musicando con Micaela)

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Vorrei parlare di un colosso della musica classica, un genio indiscusso di cui abbiamo celebrato durante lo scorso anno i 250 anni dalla nascita. Sto parlando di Ludwig van Beethoven, compositore, pianista e direttore d'orchestra tedesco.

Nato a Bonn, nel 1770, è stato l'ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese (preceduto da Haydn e Mozart). Annoverato tra i massimi geni della storia della musica, nonostante l'ipoacusia che lo colpì prima ancora di aver compiuto i trent'anni, egli continuò a comporre, dirigere e suonare, lasciando una produzione musicale fondamentale e straordinaria per forza espressiva e per la capacità di evocare emozioni.
La sua influenza fu importante per lo sviluppo del linguaggio musicale del XIX secolo e per quelli successivi, tanto da rappresentare un modello per molti compositori. Il mito dell' "artista eroico", capace di trasmettere attraverso la sua opera ogni sua emozione, esperienza personale o sentimento, crebbe moltissimo nel periodo Romantico; tuttavia, pur anticipando molti aspetti del futuro Romanticismo, la sua adesione alle regole dell'armonia nelle modulazioni, il rigetto dei cromatismi nelle melodie e la cura dell'equilibrio formale dei brani lo collocano nel solco della tradizione del classicismo.

Per darvi un assaggio della genialità di quest'uomo, vorrei proporvi l'ascolto di due sinfonie.
Nella "Sinfonia n. 2 in Re maggiore" Op. 36, composta tra il 1800 e il 1802, Beethoven utilizza per la prima volta un "sapore eroico" che verrà maggiormente ripreso nelle sinfonie successive. Non dobbiamo dimenticare che si tratta degli anni della scoperta della malattia che lo porterà alla sordità; ecco quindi come i contrasti, metrici, ritmici e melodici, siano spia della romantica "sofferenza" dell'autore.
La sinfonia è costituita da quattro movimenti:
•Allegro molto - Allegro con brio
•Larghetto
•Scherzo - Trio: Allegro
•Allegro molto
https://youtu.be/8PQ1EDQHCyk

La "Sinfonia n. 9 in Re minore" Op. 125, composta tra il 1822 e il 1824, è nota anche come "Sinfonia Corale".
È una delle opere più note ed eseguite di tutto il repertorio classico ed è considerata uno dei grandi capolavori della musica occidentale, oltre ad essere ritenuta da molti musicologi il capolavoro di Beethoven.  
Il tema del finale, riadattato da Herbert von Karajan, è stato adottato nel 1972 come Inno europeo.
La sinfonia è divisa in quattro movimenti, l'ultimo dei quali contiene l' "Inno alla gioia". Beethoven modifica la tipica struttura della sinfonia classica inserendo per la prima volta uno scherzo prima del movimento lento (lo scherzo solitamente segue il movimento più lento).
https://youtu.be/JOaI93Ob2B4

Spero di aver suscitato un po' di curiosità, consiglio di ascoltare tutte le nove sinfonie, ognuna di esse ha qualcosa di magico!

Micaela Baldwin