Jan Steen, il pittore della quotidianità olandese

Jan Steen è uno dei più celebri pittori del Secolo d’Oro olandese ed ha dato inizio ad una lunga serie di artisti, che hanno reso famosa la città di Leida. È nato appunto a Leida nel 1626, figlio di una benestante famiglia cattolica. La sua condizione economica gli permetterà di ricevere un’ottima educazione in campo artistico grazie agli insegnamenti di Nicolaes Knüpfer, celeberrimo pittore tedesco di tele a sfondo storico o narrativo. Steen per tutta la sua carriera sarà sempre influenzato dal maestro, in particolare per quanto riguarda l’uso del colore. Invece caratteristiche proprie di Steen risultano essere una profonda introspezione psicologica e l’abbondanza di colore. Ben presto l’artista di Leida riesce a consolidarsi ed affermarsi come uno dei più promettenti pittori del panorama olandese rivaleggiando persino con Rembrandt, ma non solo. La morte lo porta via con sé il 3 febbraio 1679.

 

“Il mondo alla rovescia”: Quest’opera realizzata verso il 1663 risulta essere una delle più iconiche ed emblematiche di Steen. In questa tela è possibile notare una scena assai movimentata, dove la padrona di casa, assopita a causa dell’alcool, si è addormentata vicino alla finestra non accorgendosi del caos che la circonda. Una scimmia e un’anatra vagano liberamente per la stanza, mentre il padrone di casa si lascia sedurre da una cortigiana. Il pittore di Leida descrive mirabilmente una scena in cui ognuno fa ciò che vuole, rivelandosi in questo modo sia un abile narratore sia un abile pittore di materiali diversi con un forte senso dei dettagli, che emerge nella descrizione della tovaglia sgualcita, degli oggetti sparsi e soprattutto della luce, che entra dalla finestra disegnando luci e ombre sui corpi e i volti dei personaggi.

Severiano Scarchini