Il norvegese Frits Thaulow
First Thaulow è uno degli ultimi grandi artisti norvegesi non solo in patria, ma anche all’estero grazie ai suoi eccezionali quadri pieni di raffigurazioni naturalistiche del paesaggio. Frits Thaulow nasce il 20 ottobre 1847, figlio di un ricco e celebre chimico Harald Thaulow, fin dalla tenera età mostra uno spiccato talento per la pittura e così il padre lo iscrive all’Accademia delle Belle Arti di Copenaghen dove riesce a farsi notare e prendere sotto l’ala protettrice del più rinomato pittore romantico dell’epoca Hans Gude, grazie al quale affina e perfeziona ancora di più la sua tecnica. Thaulow è stato il primo pittore a dipingere a Skagen, precisamente nello Jutland, e qui insieme ad altri artisti crea un circolo destinato a diventare celebre non solo in patria, il Circolo di Skagen appunto. Qui il pittore si specializza in pittura marina, non è un caso infatti che i quadri di questo periodo siano pieni di raffigurazioni di barche e pescatori. Dopo questo periodo idilliaco decide di tornare in Norvegia e insieme a Christian Krohg contribuisce a creare la prima mostra di arte internazionale nel 1882. A seguito di questo evento così importante e denso di significato l’artista raggiunge in terra natia l’apice della fama e dunque nel 1892 decide di trasferirsi a Parigi per migliorare ancora di più il suo stile artistico; non dimentichiamo infatti che all’epoca Parigi era la capitale per eccellenza dell’arte. Una volta giunto in Francia però si sposta dalla capitale, troppo caotica secondo lui, per soggiornare presso piccoli villaggi campestri in Bretagna e a Dieppe e qui dà alla luce i suoi ultimi e grandi capolavori come “Una strada del villaggio in Francia”. Anche in Francia riesce a farsi apprezzare e amare tanto è vero che riceve nel 1905 la Legion d’Onore francese per i suoi meriti in campo artistico. La morte lo porta via con sé il 5 novembre 1906.
“Il mulino ad acqua”: Questo quadro uno dei più riusciti e suggestivi dell’artista e viene realizzato nel 1892 appena giunto in territorio francese. I tre quarti del quadro sono occupati dall’acqua e le ruote del mulino poste in alto contestualizzano la scena. Le acque assumono poi diverse declinazioni di verde, colore complementare al rosso dei mattoni degli edifici. Il gioco di riflessi estende sul piano percettivo la presenza delle case anche sull’acqua così da riequilibrare la netta prevalenza di quest’ultima. La superficie cangiante delle acque sotto l’azione delle correnti è un particolare che ha affascinato innumerevoli pittori che hanno deciso di cimentarsi in questa tematica e di affrontare il problema di come riportare sulla tela il movimento delle acque appunto. Thaulow forte della tecnica impressionista, appresa durante i suoi studi e perfezionata poi in Francia, è senza ombra di dubbio uno dei pittori che si è avvicinato di più a capire questo attimo percettivo e a immortalarlo in un quadro.
Articolo di Saveriano Scarchini