Goya, il pittore delle emozioni sublimi
Francisco Goya è nato a Fuendentos il 30 marzo 1746 e morto a Bordeaux il 16 aprile 1828.
Goya è stato un pittore e incisore spagnolo, considerato il pioniere dell’arte moderna, ma non solo, anche il più grande artista spagnolo del XVIII secolo. I suoi dipinti, i suoi disegni e le sue incisioni riflettevano appieno gli sconvolgimenti storici in corso e influenzarono i più importanti pittori del secolo successivo. Goya è spesso indicato come l’ultimo degli antichi maestri e il primo dei moderni.
La versatilità del suo estro creativo fa sì che egli sia un artista difficilmente inseribile entro gli orizzonti di una definita corrente artistica. Infatti i quadri di Goya risentono allo stesso tempo sia delle sue convinzioni illuministiche-reazionarie, sia di alcuni impulsi irrazionali tendenti al futuro Romanticismo.
L’artista è ben consapevole di ciò e si propone dunque di superare il perfezionamento tipico dello stile Neo-Classico e di raffigurare scene tratte dalla realtà quotidiana o dalla sua immaginifica fantasia, aprendo così la strada al Realismo e al Romanticismo. È in questo modo che Goya matura uno stile assai autonomo e originale, svincolato poi dagli schematismi accademici e animato da una grande libertà di espressione con un linguaggio grintoso e pieno di vigore.
Goya applica il colore con grande spontaneità, le campiture analogamente sono larghe e squillanti, un elemento davvero inconsueto per un pittore di corte. Con la sua luminosità, vivificata dai celebri rossi, gialli e azzurri disciolti si percepisce un’intensa gioia di vivere. Infine l’uso di colori primari direttamente sul dipinto, senza dunque nessuna preparazione com’era allora consuetudine, prelude agli sviluppi della pittura Romantica se non addirittura Impressionista.
“Il parasole”: Questo dipinto fu uno dei primi grandi quadri del maestro realizzato precisamente nel 1777; oggi è appunto considerato un capolavoro assoluto, ma all’epoca non venne particolarmente apprezzato dalla critica e Goya stentò un po’ prima di affermarsi nel panorama artistico. In questa tela sono rappresentati due giovani intenti in un gioco amoroso. La ragazza è elegantemente vestita e un cagnolino le si accovaccia sopra, mentre il fidanzato le fa ombra con il parasole. Le due figure sono disposte, come si può vedere da una prima analisi, secondo un impianto piramidale, e lo sfondo alle loro spalle è assolutamente privo di profondità tanto che sembra un proscenio paesaggistico. Il soggetto, che a prima vista sembra non degno di importanza, viene raffigurato da Goya con grande raffinatezza cromatica ma anche visiva. Difatti l’artista applica il colore con grande spontaneità e i colori particolarmente accessi donano all’opera un senso di sublime e quasi di apoteosi, andando ad anticipare i futuri capolavori romantici.
Saveriano Scarchini