Atena, la dea della saggezza

La mitologia greca è senza ombra di dubbio tra le discipline più affascinanti, tuttavia può capitare che i suoi lunghi intrecci e svariati personaggi possano arrecare non poca confusione al neofita. Ragion per cui mi accingo a spiegare una delle divinità alla base e tra le più importanti. Di chi sto parlando? Di Pallade Atena.

L’origine di Atena è assai singolare, ella infatti nasce dal cervello dei Zeus, il quale aveva ingoiato Metide, la sposa del dio dell’olimpo prima di Era, perché gli aveva predetto che dalla loro unione sarebbe potuta accadere una sua vera e propria detronizzazione. Successivamente Zeus, colpito da un forte mal di testa, chiede ad Efeso, il fabbro degli dèi, di spaccargli la fronte con un’ascia. Dalla ferita emerge proprio Atena, armata con elmo, corazza, scudo e lancia. Atena è la dea della guerra, della saggezza e delle arti ed è particolarmente venerata nella regione dell’Attica, non è un caso infatti che si celebrano in suo onore molte feste tra cui le celeberrime Panatenee. Inoltre per Atena è stato edificato nell’Acropoli un grande tempio detto Partenone giacché l’epiteto parthènos, vergine, era proprio della divinità. Questo tempio è ricco di statue, tra cui è degna di nota quella della dea in oro ed avorio, opera di Fidia. Perché Atena era così cara alla città? Il tutto si fa risalire ad un’antica leggenda, secondo la quale Poseidone, il dio del mare, voleva fare dell’Attica una terra a lui sacra: questo ha portato a una diatriba con Atena; in questa discussione gli altri dèi vennero chiamati a partecipare in qualità di arbitri. Questi ultimi pensarono che il possesso dell’Attica sarebbe toccato a quello dei due contendenti, che avesse dato agli uomini il dono più utile. Poseidone con un colpo di tridente fece emergere da una roccia un cavallo, invece Atena, sempre con lo stesso gesto, fece nascere una pianta di ulivo. Gli dèi ritennero quest’ultima assai più utile ed anche degna di lode visto che nella cultura greca l’albero è un simbolo di pace, mentre un cavallo si associa sempre a delle guerre. La fortuna di questa saggia e forte dea la si vedrà anche nell’antica Roma, tanto è vero che verrà adorata con il nome di Minerva, ed in suo onore si celebreranno delle feste chiamate Quinquatrus, le quali continuavano per ben cinque giorni. Durante queste feste gli studenti godevano di un periodo di vacanza ed offrivano preghiere alla dea per ottenere sia saggezza sia sapienza.