Alfred Sisley, un inglese tra gli impressionisti

Il padre fondatore dell’Impressionismo insieme ovviamente a Monet, Renoir e Bazille è senza ombra di dubbio Alfred Sisley. Egli nasce a Parigi il 30 ottobre 1839 da un’agiata famiglia della borghesia, di origini inglesi: questa suo status sociale gli permette di dedicarsi senza problemi alla sua passione più grande, ovvero l’arte. Infatti nel 1861 frequenta la scuola di Charles Gleyre la più rinomata dell’epoca, dove incontra coloro con i quali fonderà il movimento Impressionista, ovvero Renoir, Bazille e Monet. I quattro artisti dopo aver stretto tra di loro un forte legame d’amicizia decidono di dedicarsi alla pittura en plein air scoprendo la loro futura tematica dominante, la natura. Una volta completato il ciclo di studi in maniera egregia i giovani artisti continueranno ad affinare le loro rispettive tecniche insieme, sotto la supervisione di Corot. Alla prima e celebre esposizione impressionista Sisley riscuote un gran successo e questo gli permette di vivere in maniera spensierata rispetto ai suoi amici, almeno fino alla morte del padre quando inizieranno i primi momenti di difficoltà che termineranno solo nel 1890 quando entra a far parte della Scuola di Belle Arti e la sua mostra a New York lo rilancia tra i grandi del panorama artistico di allora. Il gruppo impressionista nel frattempo però si era sfaldato, ma Sisley rimarrà per sempre fedele alle sue tematiche predilette quali i paesaggi, in particolare quelli autunnali e invernali densi di malinconia; solo verso la fine della sua carriera si avvicinerà al mare e alle scogliere. La morte lo porta via con sé il 29 gennaio 1899.

“Effet de neige à Louveciennes”: Quest’opera realizzata nel 1874 è sicuramente tra le più celebri e più riuscite dell’artista, infatti grazie a pennellate veloci di coloro puro Sisley indaga l’effetto luminoso prodotto da questa bella giornata invernale. Analizzando poi più nel dettaglio il quadro è possibile scorgere una varietà di colore incredibile: la stessa neve viene resa accostando al bianco anche il blu, il grigio e persino il bruno. Questo vale naturalmente, secondo i dettami impressionisti, anche per quanto riguarda la zona d’ombra. Infine si può dire che in questa tela ancora non traspare la malinconia tipica delle future tavole dell’artista, anzi è possibile notare come Sisley voglia semplicemente dipingere una giornata fredda dove la neve fa da padrona, ma allo stesso tempo darle un tocco di vitalità e spensieratezza quasi con fine di idealizzazione.

Articolo di Saveriano Scarchini.